Confirmation

Confirmation

di Chris Thorpe
traduzione e regia Jacopo Gassmann
con Nicola Pannelli
luci Gianni Staropoli

Prima rappresentazione: Trend Nuove Frontiere del teatro britannico, 2015.
In tournée nella stagione 2017/18 per una produzione Centro Culturale mobilità delle arti.

Se tu mi mettessi con le spalle al muro, probabilmente ammetterei di essere di sinistra. Ovviamente, l’essere messo con le spalle al muro è esattamente quello che mi aspetto da uno come te.

Confirmation è un testo sulle barriere attraverso le quali non riusciamo a parlare, sul rigetto impulsivo del punto di vista contrario al nostro e sui meccanismi che ci portano a scegliere soltanto ciò che conferma le nostre ragioni.

Attingendo da alcuni studi intorno al tema del “pregiudizio di conferma”, l’autore tenta di instaurare un dignitoso dialogo, reale e immaginario, con l’estremismo politico. Per cercare di capire come costruiamo le nostre convinzioni e come mai, partendo da un comune punto di partenza, finiamo per ritrovarci così distanti gli uni dagli altri. Un’intuizione concettuale che, alla luce dei recenti stravolgimenti politici, della tendenza sistemica alla post-verità, acquista una potenza ancora più decisiva.

Chris Thorpe è oggi una delle voci più importanti del teatro britannico. La sua opera si interroga sul comportamento umano, ponendo alcune semplici ma ingannevoli domande ad esso sottese. Esaminando l’intersezione fra quelle domande e il nostro modo di rapportarci al vivere quotidiano e alla politica, i suoi testi sovvertono e reinventano le convenzioni della “lecture performance” (o conferenza performance).

Se la tua visione del mondo poggia sul fatto di credere che c’è un’ottusa, stupida inflessibilità alla base dell’estremismo, il giorno in cui ti siederai a parlare con degli estremisti, quella tua visione del mondo verrà destabilizzata. Non ci si può più concedere il lusso di trattarli in quella maniera… Lo spettacolo mi ha reso più progressista, ma mi ha fatto odiare un certo tipo di progressismo. C’è un progressismo aggressivo in me adesso. —Chris Thorpe